Dal 5 al 21 agosto si è svolta la nuova mostra curata dall'Archeocub di Pietrelcina presso i locali di Palazzo De Tommasi - Bozzi sede dell’associazione. L'ormai consueto appuntamento estivo per la Terra di Padre Pio ha avuto come tema il culto di Maria SS. della Libera, patrona del paese: una scelta non casuale, data l'occorrenza del cinquantesimo anniversario dell'incoronazione del simulacro della Madonna, avvenuta, per l'appunto, il 7 agosto 1966.
Come si evince dal titolo della mostra -«Pietrelcina e la sua Patrona: Culto, Tradizione, Identità»- il percorso di ricerca dell'Archeoclub non si è spinto in un'unica direzione, ma ha cercato di analizzare il tema proposto seguendo coordinate di vario genere: i visitatori sono stati condotti in un percorso teso ad analizzare l'iconografia della Madonna della Libera, la storia del suo culto a Pietrelcina e nel Sannio beneventano, le pratiche devozionali di cui essa è oggetto, il valore fondante rispetto al sentimento identitario dei pucinari del rito collettivo celebrato in suo onore ogni anno, nella prima domenica di agosto. Particolarmente interessanti le ricostruzioni, effettuate sulla base di descrizioni riportate in documenti d'archivio inediti, dell'aspetto del vecchio simulacro della Vergine, sostituito nel diciassettesimo secolo dalla statua oggi esposta alla devozione popolare, nonché della cappellina della Libera, che si trovava un tempo lungo la navata laterale della chiesa della SS. Annunciata, l'antico edificio di culto ubicato dove sorge l'odierna chiesa parrocchiale.
Si è scelto di far coincidere l'inizio dell'esposizione col primo giorno della festa patronale, che è stata celebrata a Pietrelcina il 5-6-7-8 agosto p.v. Anche questa scelta non è stata casuale e ha voluto sottolineare il valore che il culto della Madonna della Libera e la celebrazione della sua Festa hanno per tutti i pietrelcinesi, in primis per quanti fra loro hanno dovuto o voluto lasciare il paese per motivi di lavoro o scelte di vita: per gli emigranti di ieri e di oggi, infatti, la prima settimana di agosto è tempo di tornare a casa, a contatto con le proprie radici, di sentirsi di nuovo e comunque parte integrante della propria comunità. Pietrelcina è conosciuta al mondo per essere il paese di Padre Pio (a suo modo anche lui un emigrante), il Santo che più di ogni altro nel XX secolo ha incarnato il sentimento di devozione popolare degli italiani: quel sentimento di devozione che lega tanti italiani a Padre Pio è lo stesso sentimento che legava il nostro illustre concittadino a quella che lui chiamava «la Madonnella Nostra» (non è un caso neanche che Padre Pio conservasse nella propria cella nel Convento di San Giovanni Rotondo un'immagine della Madonna della Libera, insieme alle foto dei suoi genitori). È per questo che molti devoti del Santo hanno potuto trovare anche loro dei motivi d'interesse nel visitare la mostra: «Pietrelcina e la sua Patrona: Culto, Tradizione, Identità».
Visto il notevole flusso di visitatori ed i lusinghieri apprezzamenti ricevuti che hanno fatto dell’evento una delle principali attrattive dell’agosto pietrelcinese, abbiamo deciso di prolungare la permanenza della mostra ancora per qualche tempo. Sarà quindi possibile visitarla su appuntamento, prenotandosi tramite mail all’indirizzo: archeopietrelcina@email.it oppure utilizzando il contatto Facebook: Archeoclub Pietrelcina
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