sabato 8 giugno 2013


Lo scorso 18 maggio, lo Specus Martyrum di Atripalda è stato lo scenario de “La Notte dei Musei”, tradizionale appuntamento con la cultura che quest’anno ha visto impegnate in sinergia la Pro Loco di Atripalda e l’Archeoclub d’Italia con le sedi di Avellino – Irpinia e Pietrelcina.
La cooperazione tra le associazioni è nata dal desiderio di una fusione culturale atta alla crescita dell’entusiasmo e dell’interesse collettivo; alla manifestazione era presente anche la sede nazionale di Archeoclub con una sua delegazione.
Oggetto quindi delle visite guidate condotte dai membri delle rispettive associazioni, è stato lo Specus Martyrum di Atripalda è uno dei più importanti esempi di arte paleocristiana in Campania. Esso oggi costituisce la cripta della chiesa di Sant’Ippolisto, luogo, dove a seguito della persecuzione di Diocleziano, furono sepolti i primi martiri di Abellinum. Lo Specus fu per secoli centro religioso della città destinato ad accogliere nel tempo i resti dei martiri Ippolisto, Sabino e Romolo, insieme con quelli di altri cristiani. Il martire Ippolisto è tra l’altro anche raffigurato in un affresco del ‘600 che ricorda il suo martirio. La pianta della cripta è di forma rettangolare e presenta volte a crociera, la parte soprastante della struttura è invece frutto di costruzioni successive che hanno conferito l’attuale aspetto alla chiesa dedicata a Sant’Ippolisto.
La “Notte dei Musei” è un’iniziativa istituita dal 1977 dall’International Council of Museums con l’obiettivo di indurre l’opinione pubblica a riflettere sull’importanza dei musei per lo sviluppo della società, considerando che essi costituiscono un veicolo di scambio ed arricchimento culturale.



Specus Martyrum - persistenze archeologiche: gli scolatoi

Cristo Pantocratore ritrovato nel 1980 con fattezze bizantineggianti




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